TVdP #2 - In una mangiatoia - ilSuodiSegno

TVdP #2 – In una mangiatoia

Venite adoriamo…

Lo devo ammettere, stare dietro al Papa non è facile. La sua agenda piena zeppa di appuntamenti mi porta ogni giorno a salvare e a mettere in archivio diversi articoli e video che mi piacerebbe riportare e trattare poi qui su ilSuodiSegno. Oggi voglio condividervi l’evento che più ha coinvolto, interrogato, illuminato nel tempo d’Avvento in preparazione allo scorso Natale.

Domenica 1 dicembre 2019, la prima domenica d’Avvento, il Papa si è recato a Greccio [1], la “seconda Betlemme”, per pregare davanti alla grotta dove San Francesco realizzò il primo presepe della storia. Qui, Francesco ha consegnato al Popolo di Dio la lettera apostolica “Admirabile signum“, sul significato e il valore del presepe.

Una piccola digressione tecnica: nel primo appuntamento della Tavolozza avevamo introdotto la Christus Vivit, l’Esortazione Apostolica del Papa scritta a conclusione del Sinodo dei Giovani, a partire dal Documento Finale che il Sinodo dei Vescovi aveva prodotto come frutto del lavoro.
La Lettera Apostolica [2] invece è un’altra tipologia di documento ufficiale redatta dal pontefice della Chiesa Cattolica. In ordine di importanza si pone al quarto grado, dopo la costituzione apostolica, l’enciclica e l’esortazione apostolica per l’appunto.

Presepe Completo

Dopo qualche giorno è toccato anche a me realizzare il presepe di casa, forse l’evento più creativo che vivo durante tutto l’anno, e non posso nascondere come stavolta abbia gustato diversamente questo momento… provando a cogliere con uno sguardo nuovo il senso del mio fare e la bellezza nella ricerca del giusto posto per ogni personaggio inserito nel praesepium.

Praesepium, da cui presepe, in latino mangiatoia, il luogo in cui il mio Signore ha scelto di nascere per entrare nel cuore del mondo. Ho voluto quest’anno riposizionare al centro proprio la mangiatoia, con alle spalle dei caseggiati, gli stessi che magari duemila anni fa non hanno avuto posto per accogliere il Bambinello. Eppure ha senso così, anzi ha senso solo così: se Gesù non nascesse ogni giorno negli spazi più sporchi, angusti, difficili della mia vita, non riuscirebbe a salvarmi… Lui sa che non è dove già sta tutto in ordine che si riesce a capire cosa manca, ma è proprio nei luoghi scartati e dimenticati che è possibile tornare con il cuore e la mente al desiderio di ricongiungerci al Padre.

Mentre dunque finivo di posizionare la natività e i pastori intorno, con lo sguardo rivolto verso la culla, mi domandavo: ma qual è la mia mangiatoia oggi? Che sguardi lascio entrare verso la parte meno accogliente di me?

Presepe Mangiatoia

Prima di posizionare il resto dei personaggi di questa storia, è stata la volta del muschio, da dover rigorosamente sistemare per realizzare il soffice tappeto verde su cui adagiare le pecorelle. La parte più noiosa, mi dicevo… fino a quando, con un pezzo tra le mani, ho avuto un cambio di prospettiva: mentre lo poggiavo e cercavo l’incastro perfetto tra le zolle circostanti, ho capito che durante tutto l’anno accade proprio questo. Inserisco nel contenitore che è il tempo che scorre, i fatti concreti che passano dalle mie mani, cercando sempre l’incastro giusto, il risultato ottimale. Capisco solo alla fine che devo saper mettere insieme anche quelle forme che apparentemente non combaciano: nella mia vita è Dio a donarmi ciò che sono chiamato a realizzare e se spesso non capisco dove mettere le cose, è perché prima ancora dovrei accettare che è Lui a dare la forma e non sta a me vedere subito il risultato finale.
Come volevasi dimostrare, è sempre mozzafiato e anche quest’anno il terreno dal sapore grottesco delle montagne è meraviglioso e unico. Mai uguale agli anni precedenti.

Infine, ho avuto problemi con un’anziana donna, posta solitamente vicino al fuocherello, intenta a cucinare le sue castagne. In un luogo in cui ciascun personaggio aveva il suo posto, una ragione e una direzione di marcia, non riuscivo più a comprendere il senso della presenza di questa donna e le sue castagne.
“Le castagne al tempo di Gesù? Come ci è venuto in mente di prendere per il presepe un personaggio che sta facendo altro?” Mentre nella mia testa frullavano questi punti di domanda, alla fine ho scelto di collocarla nel suo solito posto, come da tradizione, per restare fedele a quello che stava facendo. Poi, da questo semplice gesto mi son chiesto: e io, so restare fedele a Gesù che nasce anche mentre sono dedito alle azioni quotidiane della mia vita? So comunque fare spazio a Lui che desidera nascere ovunque, oppure rischio, nel mio fare, di mettere il mio operato al centro dell’attenzione?

In realtà non sapevo ancora che nella Lettera Apostolica, il Papa aveva una risposta già per me:

“Spesso i bambini – ma anche gli adulti! – amano aggiungere al presepe altre statuine che sembrano non avere alcuna relazione con i racconti evangelici. Eppure, questa immaginazione intende esprimere che in questo nuovo mondo inaugurato da Gesù c’è spazio per tutto ciò che è umano e per ogni creatura. Dal pastore al fabbro, dal fornaio ai musicisti, dalle donne che portano le brocche d’acqua ai bambini che giocano…: tutto ciò rappresenta la santità quotidiana, la gioia di fare in modo straordinario le cose di tutti i giorni, quando Gesù condivide con noi la sua vita divina.”

Mentre dunque, ci si prepara a smontare il nostro caro presepe, più o meno pronti a ripartire con tutte le attività quotidiane, desidero augurarvi per quest’ultima settimana, un santo tempo di Natale! Possa il messaggio del presepe restare nel nostro cuore anche dopo che avremo chiuso la scatola degli addobbi natalizi.

Fonti consultate:
[1] Articolo di Avvenire Papa Francesco in visita a Greccio: https://www.avvenire.it/papa/pagine/mimmo-muolo-papa-francesco-a-greccio.
[2] Cos’è una Lettera apostolica: https://it.wikipedia.org/wiki/Lettera_apostolica.

Autore: Mariano
Cresciuto a videogiochi e servizio all’Altare, oggi è studente della laurea magistrale di Ingegneria Meccanica e nel tempo rimanente presta il suo servizio nella pastorale giovanile, vocazionale e liturgica della diocesi. Iniziatore di ilSuodiSegno.it, si occupa della parte grafica e tecnica dell’intero spazio web. Autore di "La Tavolozza del Papa", è un follower di Papa Francesco e dei suoi discorsi.
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