TVdP #3 - Qual è l'autorità che ha Gesù? - ilSuodiSegno

TVdP #3 – Qual è l’autorità che ha Gesù?

Una Parola che unisce

Era lo scorso 14 gennaio e il Vangelo del giorno proposto dalla Liturgia è stato quello di Mc 1,21-28. Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Papa Francesco in 150 secondi racconta di un Gesù che si rivela per chi davvero è: Parola che si mostra con autorità e coerenza.

Spesso, quando mi accosto all’ascolto del Vangelo, mi chiedo come il mio cuore accoglierebbe quelle parole se le avessi ricevute dalla voce di Gesù stesso, nella sua epoca, nel suo contesto. Questo mi aiuta a misurare la temperatura dell’ascolto nel mio oggi, che avviene dopo due millenni di storia umana da quell’evento già compiuto di salvezza. La scoperta straordinaria però sta nel prendere atto che non è solo la voce di chi proclama a dare spessore e autenticità, ma è il nostro cuore che è chiamato a compiere un passo importante: quello di saper riconoscere che una Parola altra dalla mia, può avere peso e spazio dentro di me. Nel nostro essere relazione, oltre a entrare in contatto con i nostri pensieri, ci ritroviamo a ricevere anche le parole di chi ci sta intorno, intrise di una storia e di una personalità che in un primo istante ci è estranea, perché non nasce dal nostro individuo. Così diventiamo filtri, scegliamo cosa davvero lasciar passare e entrare, e cosa invece rifiutare. Ciò che supera il nostro consenso inizia a lasciarci interrogare, smuove il nostro punto di vista e ci fa aprire al rischio grande di ritrovare spostato il punto di equilibrio che avevamo raggiunto. Tutto questo avviene in noi quotidianamente, non è scontato che lo stesso avvenga anche nei confronti della Parola che Gesù desidera insegnare. Eppure, mettendoci in ascolto, prima ancora di fare la scelta di lasciar passare o meno quell’annuncio, una realtà oggettiva si rivela… ed è la stessa che hanno percepito gli scribi e coloro che si lasciarono stupire da quell’insegnamento in sinagoga: Gesù parla in maniera autorevole! Dobbiamo capire cosa questo vuol dire… e Papa Francesco ci indica la via.

Autorità di Gesù

Andando a controllare la definizione sul dizionario, il termine autorevole indica chi ispira riverente fiducia. Che bello allora poter intuire che è dalla sua autorevolezza che nasce la nostra fede, la nostra fiducia. Il pericolo di confondere il termine autorevole con il termine autorità è sempre dietro l’angolo: in un tempo storico in cui vogliamo sentirci sempre più liberi, rompendo anche tutte quelle catene che ci definiscono come uomini, l’autorità è il nemico da abbattere e da allontanare, perché è scomodo chi ci impone chi dobbiamo essere o cosa dobbiamo fare.

Basta cambiare qualche lettera finale e la prospettiva assume tutto un altro sapore. L’autorevolezza parte infatti da un principio di libertà: quella personale di potersi lasciar toccare o meno da una proposta o da un atteggiamento. Ed è proprio qui che è chiamato all’appello il nostro filtro, che però apre le frontiere quando riconosciamo che di fronte a noi c’è qualcuno di cui capiamo di poterci fidare. Con Gesù è successo questo: il suo parlare è andato oltre le barriere dell’uomo, perché ciascuno in libertà ha scelto di accogliere quella novità dal sapore infinito, riconoscendo Gesù autorevole e non autoritario.

Qui si entra in una nuova dimensione, quella del “pongo”. Ascoltare Gesù e prendere atto del modo autorevole con cui insegna, non significa solo prenderlo in considerazione, ma lasciare che il mio cuore possa essere modellato, possa cambiare forma, perché intravedo che c’è un di più accessibile che mi aspetta, e perché questo di più ha già una direzione: essere sempre più Vita piena da Figlio.

Manca un ultimo tassello, che forse è la chiave dell’autorevolezza della Parola di Gesù. È la sua coerenza che più ci meraviglia e ci attrae. Perché però è proprio la coerenza che, anche in maniera indiretta, ci pone in questo abbandono di fiducia? Gesù mostra di essere una persona (anche se della sostanza di Dio Padre) unita: non ci sono contraddizioni, ed è in questa unità di intenti, di pensieri, di azione, che testimonia l’autenticità. In poche parole, è d’esempio perché ci mostra come fare. È in quest’ottica che Papa Francesco desidera che ciascuno di noi si ponga un interrogativo: sono coerente, dopo aver ascoltato la Parola di Gesù? La qualità della risposta personale ci aiuta ad essere testimoni quotidiani nel mondo, a poter essere noi stessi autorevoli nei gruppi in cui siamo inseriti, dove Gesù ci invia ad insegnare secondo il suo cuore e la sua Parola. Insegnare non come gli scribi, cioè conoscitori… ma facendo sì che la sapienza passi prima nell’intimità più vera del cuore.

Nel tempo di Quaresima che stiamo iniziando a vivere, possa il nostro cuore lasciarsi sempre più affascinare dalla stupenda coerenza di Gesù, cercando di seguire le sue orme di semplicità, carità e rispetto della libertà dell’altro.

Fonti consultate:
[1] Articolo di VaticanNews sull’omelia di Papa Francesco: https://www.vaticannews.va/it/papa-francesco/messa-santa-marta/2020-01/papa-francesco-santa-marta-autorita-testimoni-coerenza.html
[2] Omelia di Papa Francesco del 14 gennaio 2020 dal canale Youtube di TV2000: https://youtu.be/r6woJobmqvY.

Autore: Mariano
Cresciuto a videogiochi e servizio all’Altare, oggi è studente della laurea magistrale di Ingegneria Meccanica e nel tempo rimanente presta il suo servizio nella pastorale giovanile, vocazionale e liturgica della diocesi. Iniziatore di ilSuodiSegno.it, si occupa della parte grafica e tecnica dell’intero spazio web. Autore di "La Tavolozza del Papa", è un follower di Papa Francesco e dei suoi discorsi.
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