Note di preghiera #13 - Simili - ilSuodiSegno

Note di preghiera #13 – Simili

Per questo nuovo appuntamento con la musica e la preghiera ho scelto il brano di Laura Pausini Simili.
Il testo della canzone è stato scritto con la collaborazione di Niccolò Agliardi che, insieme a Edwin Roberts, lavora anche alla stesura musicale. Contenuto nell’album omonimo prodotto da Atlantic Records, esce in Italia il 21 novembre 2015 come secondo singolo, ma avrà successo anche in Francia, Spagna e Brasile.
Altre curiosità che si possono mettere in evidenza di questa canzone sono l’utilizzo di Simili come colonna sonora della terza stagione della serie televisiva Braccialetti rossi andata in onda su Rai 1 nel 2016 e per la commercializzazione in edizione limitata dei cioccolatini intitolata Autografi d’Amore nello spot pubblicitario dei Baci Perugina del 2017.

Parlando della composizione musicale, invece, il brano è caratterizzato da una armonizzazione semplice con un giro di pochi accordi che cambiano al termine di ogni battuta. Le strofe sono un crescendo di strumenti che attorno al timbro vocale dell’artista costruiscono una base musicale su misura.
Nel ritornello, la scelta dei suoni costituita sia dagli archi che da strumenti più aggressivi, come le chitarre elettriche distorte e la batteria che picchia in modo energico, lo rendono un’esplosione di semplice energia, ma allo steso tempo le parole richiamano qualcosa di più complesso.

Simili

È un testo profondo quello che Laura Pausini ci propone in questo brano; lei stessa in un’intervista ha dichiarato: “la bellezza di essere simili, è la bellezza stessa della vita: l’essere diversi dagli altri, seppur non totalmente, e allo stesso tempo assomigliare agli altri, pur non essendo uguali. È questo il nostro legame con il mondo, con la vita”.
Nel testo, un uomo e una donna raggiungono il loro equilibrio ritrovandosi a combattere le loro paure, scoprendosi simili e prendendo forza l’uno dall’atra. Due anime e due corpi capaci di compensarsi a vicenda, perché frutto di una conoscenza reciproca che li unisce.
L’uomo è l’unico essere vivente che si contraddistingue da tutte le altre creature della Terra, a cui Dio ha attribuito delle capacità che lo fanno a sua immagine e somiglianza, non da un punto di vista fisico, ma in virtù di alcune caratteristiche possedute solo dall’uomo, come l’intelligenza aperta all’infinito, la libertà, la responsabilità e la coscienza.

Ogni uomo assomiglia ad un altro uomo ma allo stesso tempo è diverso (colore della pelle, altezza, peso, colore e lunghezza dei capelli, tratti somatici ecc.). Ciascuno appartiene alla stessa razza umana, ma contemporaneamente ogni persona è unica e irripetibile e così simile ad un’altra.
Nello stesso mondo vivono miliardi di persone sparse in diversi continenti, che si ritrovano a vivere la propria vita divisi in popolazioni e culture differenti, ma l’amore per la musica, lo stupore di fronte ad una qualsiasi forma d’arte, l’emozione davanti all’immensità del mare o la sofferenza per una perdita di una persona cara, producono lo stesso effetto in ciascuno di noi.

Simili

Il motivo per cui l’uomo (maschio e femmina) è creato ad immagine e somiglianza di Dio non è una casualità e cercando di evitare voli pindarici, ritengo sia possibile collegare il testo del brano di Laura Pausini a questo concetto che in Gen 1,26-31 viene spiegato come un vero e proprio atto di Dio, affinché  l’uomo possa essere mediatore sulla terra di tutto ciò che è stato creato.
Dio crea in ordine crescente le sue creature e pone al vertice di questa scala l’uomo, dandogli il potere di governare su tutte le altre specie, concedendogli anche la possibilità di diventare egli stesso creatore. L’uomo allora diventa il tramite tra la terra e il cielo proprio come è stato spiegato nell’intervista dalla cantante.
La somiglianza dell’uomo con Dio non è qualcosa di astratto in quanto ogni uomo è tempio dello Spirito Santo e la differenza di genere rende complementare l’uomo alla donna e viceversa. Per dare un senso alla somiglianza con Dio è necessario meravigliarsi, e riconoscersi creature capaci di tenerezza, proprio come accade nel testo della canzone.

Ma arrivi tu che parli piano e chiedi scusa se ci assomigliamo è una frase detta per amore, sussurrata dall’artista alla persona a cui vuole bene ma che può anche raccontare la comunione tra individui con noi stessi e con Dio.
A volte non sembra che l’essere umano abbia compreso quanto sia importante vivere l’uno per l’altro: se solo riuscisse ad amare l’uomo che vede, sarebbe più facile amare senza paura il Dio che non vede, perché ne è il suo riflesso.

Testo: Simili

Sono scappata via
Quando mi sono vista dentro a un labirinto
Senza decider
Ospite in casa mia
Con sillabe d’amore tutte al pavimento
Come la polvere
Ma arrivi tu che parli piano
E chiedi scusa se ci assomigliamo
Arrivi tu da che pianeta?
Occhi sereni, anima complicata
Anima complicata

Io cosi simile a te
A trasformare il suono della rabbia
Io cosi simile a te
Un bacio in fronte e dopo sulle labbra
La meraviglia di essere simili
La tenerezza di essere simili
La protezione tra essere simili

Non mi domando più
Se ci sarà qualcuno a tendere la rete
Pronto a soccorrere
Me lo ricordi tu
Chi vola impara a sfottere le sue cadute
Come a difenderle
E cosi fai tu e nascondi piano
La tosse e il cuore nella stessa mano
Arrivi tu
Che sai chi sono

Io cosi simile a te
A trasformare il suono della rabbia
Io cosi simile a te
Un bacio in fronte e dopo sulle labbra
La meraviglia di essere simili
La tenerezza di essere simili

Arrivi tu che fai passare
La paura di precipitare

Io cosi simile a te
Liberi e prigionieri della stessa gabbia
Io cosi simile a te
Un bacio in fronte e dopo sulle labbra
La meraviglia di essere simili
La tenerezza di essere simili
La commozione per essere simili, ah ah

Autore: Amelio
Autore di Note di preghiera.
Segui
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

Naviga tra i widget laterali per avere a portata di mano gli ultimi appuntamenti di ilSuodiSegno!

X
0
Facci sapere se ti è piaciuto e cosa ne pensi!x

Menù