Paradiso a colori #3 – I colori di Angela
Sentirsi amata in ogni istante della propria vita così tanto da non poter fare a meno di amare, così tanto da sentirsi un tesoro: il tesoro di Dio. Angela mi chiamò mio padre Giovanni, forse perché i miei capelli erano così biondi da ricordare un angelo. Sono nata nel 1474 a Desenzano, vivevamo in campagna ed io ero una bambina vivace ed istintiva, con un carattere deciso. Mi piaceva aiutare i miei genitori ad accudire la terra e gli animali e ogni sera mio papà ci leggeva le storie della vita dei santi, erano così affascinanti e belle. Mi sembrava di viverle, quelle vite, e nell’ascoltarle mi si riempiva il cuore di gioia, una strana sensazione, come di chi prende ogni giorno la consapevolezza di essere nata per realizzare un sogno. Così ho vissuto i primi quindici anni, ero veramente felice. Ma presto un’epidemia colpì la mia casa, persi in poco tempo mio padre, mia madre e mia sorella.

Era come se ad un tratto nella mia vita fosse scesa la notte. Nonostante tutto non ho mai perso la fede in Dio Padre, sapevo che la gioia vera noi tutti l’avremmo avuta nella patria celeste. Così fui ospitata da mio zio a Salò, una piccola cittadina, così diversa dalla campagna, così piena di povertà materiale e spirituale; io cercavo sempre di ritagliarmi degli spazi dove poter parlare con il Signore e mettere nelle Sue mani la mia vita. A quindici anni decisi di far parte del Terz’ordine francescano, in quegli anni le donne avevano poche scelte: diventare spose o entrare in monastero.
Il Terz’ordine offriva una terza possibilità, sentirmi vicina a Dio nelle cose di tutti i giorni, da laica. Presto sono tornata a casa e avevo ripreso a lavorare nei campi, a sostenere i poveri del mio paese con elemosine, visite e parole di fiducia, finché un giorno, al tempo della mietitura, mentre stavo pregando durante una pausa, davanti a me si è aperto il cielo e ho visto una processione di angeli e di vergini venirmi incontro e lasciandomi un messaggio: prima di morire io avrei fondato una Compagnia di Vergini! Ho sempre preservato quella visione nel cuore, con la consapevolezza che gli angeli di vita eterna sarebbero sempre stati con me, nella misura in cui io avrei saputo partecipare alla vita angelica, nella mia vita di tutti i giorni. Quando ho compiuto quarant’anni sono stata mandata a consolare una donna a Brescia e ho incontrato molti uomini, anche importanti, vescovi e preti che venivano a chiedermi consigli o ad ascoltarmi sul significato di alcuni passi della Parola di Dio.

Ho incontrato anche molti giovani e mi rendevo conto di come Dio usasse il mio intelletto e le mie parole per toccare il loro cuore: ero per molti una madre spirituale. Il mio Signore mi ha voluto pellegrina per fede e per amore. Sono stata in Terra Santa a Gerusalemme, poco prima di arrivare ho perso la vista ed è stata una grazia, perché ho potuto visitare la terra del mio Amato Sposo con gli occhi dell’anima, mi sono immersa con tutto il mio spirito nella passione di Cristo. Tornata a Brescia mi è tornata anche la vista, ma ora riuscivo a vedere meglio, tutto mi era chiaro. Ho iniziato ad incontrare molte giovani donne, le istruivo e le accompagnavo spiritualmente, crescevano sempre di più in numero e in grazia. Ricordo ancora quel 25 novembre del 1535, in quel giorno nasceva la Compagnia di sant’Orsola, io e 28 vergini davamo vita ufficialmente ad una nuova vocazione: essere spose di Cristo, fuori dal monastero e da ogni altro ordine, governate solo da noi, umili donne, spiritualmente impegnate per la cura delle anime, nella nostre case, nel nostro posto di lavoro, una vita attiva, ma capace allo stesso tempo di vivere in comunione con il nostro amato Signore. Ciascuna delle mie figlie mi era scolpita nel cuore e nella mente, come una madre che ama tutti i suoi figli, ciascuno in modo particolare. E come una madre prepara una figlia alle nozze, io le curavo per ricevere il loro Sposo, dolcissimo e pieno di bellezza: sarebbero state le Spose di Cristo, unite in un solo cuore.

Angela Merici è stata una religiosa italiana, fondatrice della Compagnia di Sant’Orsola. Angela fu proclamata santa da papa Pio VII il 24 maggio 1807; nel 1861 papa Pio IX ne estese il culto a tutta la Chiesa cattolica, che celebra Sant’Angela Merici il 27 gennaio.